Malasanità

Gli articoli pubblicati hanno solo valore informativo e non di consulenza personale. Per informazioni clicca qui

  • Omessa sterilizzazione
    Il Tribunale, Reggio Emilia, Sezione II civile, sentenza  n. 1298 del 07 ottobre 2015, ha precisato che:  “il paziente che agisca in giudizio, deducendo l’inesatto adempimento dell’obbligazione sanitaria, è tenuto a dimostrare l’esistenza del contratto e ad allegare l’inadempimento del sanitario, incombendo sul sanitario (o sulla struttura ospedaliera) l’onere di provare che la prestazione professionale
  • Malasanità: cartella clinica incompleta
    Il punto di partenza è la natura della responsabilità. Come noto, da una quindicina d’anni a questa parte, la responsabilità medica ha subito un profondo ripensamento, spostandosi dall’area dell’illecito aquiliano all’ambito della responsabilità contrattuale. Le conseguenze di questa lettura sono state significative e, in ambito strettamente tecnico, hanno determinato un completo rovesciamento dell’onere probatorio, ora
  • Ospedale: colpa medici di diversa struttura
    La Corte di Cassazione Civile, sez. III, con la sentenza n. 7768 del 20 aprile 2016 ha riaffermato che: “nel ricovero ospedaliero, il paziente conclude un contratto di spedalità con il soggetto che di tale struttura ha la diretta gestione, le cui scelte organizzative sono estranee al primo, per cui, nel caso, si verte in
  • Malasanità: doveri informativi del personale sanitario
    L’attività medico-chirurgica si articola in una serie di condotte che, pur essendo idonee ad incidere sull’integrità fisica delle persone, sono lecite in quanto socialmente utili e finalizzate all’attuazione del diritto costituzionalmente tutelato alla salute (art. 32 Cost.). L’attività del personale sanitario è lecita in quanto risulta strumentale alla tutela di un bene costituzionalmente garantito: si
  • Malasanità: emotrasfusione, risarcimento
    La Suprema Corte, per quanto riguarda il risarcimento attinente all’emotrasfusione, evidenzia come: l’obbligo di controllo e di vigilanza in materia di raccolta e distribuzione di sangue umano per uso terapeutico sussisteva a carico del Ministero della sanità (oggi Ministero della salute), anche prima dell’entrata in vigore della L. 4 maggio 1990, n. 107. In tali