Esdebitazione

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  • Esdebitazione del fallito
    L’unico caso in cui non scatta la ripresa delle azioni individuali in favore dei creditori è quello in cui trova applicazione il nuovo istituto dell’esdebitazione del debitore, ai sensi degli artt. 142 e seguenti L. F., nuovo testo. In virtù di tali disposizioni il fallito persona fisica è ammesso al beneficio della liberazione dai debiti
  • Fallito: Esdebitazione
    Il fallito persona fisica è ammesso al beneficio della liberazione dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti, purché ricorrano determinate condizioni. La procedura fallimentare si conclude, ai sensi dell’art. 118 L. F.: 1) in caso di mancata presentazione di domande di insinuazione al passivo, non rilevando la proposizione di domande tardive; 2)
  • Riapertura del Fallimento
    Tale istituto nella pratica viene applicato molto raramente. Esso presuppone che la procedura fallimentare sia stata chiusa per la ripartizione di un attivo insufficiente al soddisfacimento dei crediti insinuati o per l’inutilità della prosecuzione del fallimento, stante l’effettiva inconsistenza della massa fallimentare. La riapertura è dunque ammissibile nei casi in cui, entro cinque anni dal
  • Il Concordato Fallimentare
    Una delle possibili cause di chiusura della procedura fallimentare è l’approvazione del concordato proposto dal fallito nel corso del fallimento, ai sensi degli artt. 124 e seguenti L. F., così come modificati dagli artt. 114 e seguenti del D. lgs. n. 5/2006. Peraltro, fin da una prima lettura della riforma, si può notare un ampliamento
  • Esdebitazione immobile
    Nell’ambito delle novità del D.Lgs. 72/2016, si segnala l’art. 120-quinquiesdecies del TUB (Dlgs. 385/93), che introduce un nuovo sistema di soddisfazione del credito della banca mutuante. In particolare, ai sensi di tale disposizione, in caso di inadempimento del mutuatario, la banca matura la possibilità di ricorrere alla nuova procedura di esdebitazione del mutuatario, conseguente alla