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Sorveglianza Sanitaria

La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente nei casi previsti dalla legislazione vigente e per richieste fatte dal lavoratore correlate ai rischi lavorativi.

Alle diverse ipotesi generali esistenti si aggiungono le previsioni specifiche per quelle attività che espongono i lavoratori a specifici fattori nocivi (amianto, rumore, radiazioni ionizzanti, agenti chimici, cancerogeni, mutageni o biologici, movimentazione manuale dei carichi, uso di videoterminali, etc.).

La sorveglianza sanitaria è finalizzata a valutare l’idoneità del lavoratore alle mansioni specifiche cui è destinato. Gli accertamenti possono essere preventivi, periodici o legati a particolari eventi (cambio di mansione, oppure, periodi di malattia superiori a 60 giorni consecutivi).

Al termine degli accertamenti e in base al loro esito, spetta al medico competente decidere sull’idoneità stessa. In caso di giudizio di inidoneità alla mansione, il datore è tenuto ad adibire il lavoratore, ove possibile, ad altra mansione compatibile con il suo stato di salute.

Ing. Francesco Mingolla Consigliere Dipartimento Giuridico Nazionale